Raffaello Sanzio, "La scuola di Atene". Tema: la facoltà dell'anima di conoscere il vero.

lunedì 10 maggio 2010

CRONACHE DALLO STIVALE del 10.05.2010



Certo che nella nostra cara “repubblica delle banane” ne succedono di cose bizzarre. In particolare nelle ultime settimane trovo ne siano accadute parecchie.

Da un po' di tempo (la “botta” finale è arrivata dopo lo svolgimento della Direzione Nazionale del Pdl) l'ex Missino Gianfranco Fini pare essere diventato il nuovo idolo della sinistra. Conflitto di interesse, sensibilità verso gli immigrati, no a leggi ad personam e addirittura difesa dei magistrati che “fanno il loro lavoro” e “non congiurano contro il governo”, il cofondatore del partito dell'Amore da quando è presidente della Camera sembra aver scoperto improvvisamente e tutto in una volta un immenso senso istituzionale, direi quasi un impeccabile rispetto delle regole e della Costituzione. Ovviamente tutto ciò non può che stridere con i progetti del Gran Visir e della sua corte, impegnati come sono nel tentativo di violare tutti gli articoli possibili e immaginabili della vecchia carta scritta dai nostri padri. Chissà cosa si aspettava, al momento della “comica finale”, dalla creazione di un partito assieme al Banana?; di rispettare la Costituzione? di avere la possibilità di dire la sua? Di non dover leccare i piedi al padrone? di poter pensare al bene del paese e non solo alle solite leggi ad personam? E chissà quali diritti volesse rivendicare per gli immigrati alleandosi con la Lega e associando il proprio nome a quello di Bossi nella famosa legge? Ora per coerenza mi aspetto che Fini inizi a farsi le cannette (vedi legge Fini-Giovanardi)...

Ma d'altronde l'ingenuità è una caratteristica rinomata dei love men. Così alle volte può capitare che vai cercando uno stalliere ma ti ritrovi in casa un capo mafia, o che credi di aver fatto colpo su delle belle ragazze grazie al tuo fascino ma poi realizzi che sei solo l'utilizzatore finale di un mega giro di prostituzione, o che assegni degli appalti milionari a degli imprenditori e poi scopri che proprio questi stessi imprenditori sono implicati in un giro di corruzione a dir poco gelatinoso, e nella peggiore delle ipotesi può capitare che pensi di aver fatto un affare straordinario comprando un appartamento nel centro di Roma con vista colosseo per pochi euro, e poi acclari che in realtà il prezzo intero è stato coperto dall'imprenditore più gelatinoso che ci sia. Che persone fantastiche questi paladini dell'amore e della purezza! sempre con la testa fra le nuvole...



Intanto la Lega fa sapere che snobberà le celebrazioni per l'Unità d'Italia e tramite il porcellum Calderoli aggiunge che “ la celebrazione ha poco senso” (avrà senso Calderoli!). Già qualche giorno prima "the trout, la trota" Renzo Bossi, il Salmonide più ignorante d'Europa, aveva gettato nello sgomento l'Italia intera dichiarando che non avrebbe fatto il tifo per gli azzurri ai prossimi mondiali. Tutto ciò è davvero bizzarro, non tanto per la portata delle dichiarazioni ma quanto per il fatto che questi personaggi infestino ancora il nostro parlamento dopo aver giurato nelle mani del Presidente della Repubblica, anziché trovarsi nel loro habitat naturale: rinchiusi in un manicomio o in mezzo alla jungla, o meglio ancora rinchiusi in un manicomio nel mezzo di una jungla.

A sinistra invece è accaduto qualcosa di impronosticabile, quasi miracoloso: il segretario del Pd Bersani, ospite ad Annozero, non solo ha ritrovato il dono della parola, dopo che l'ultima volta l'aveva utilizzato per dire che quella delle regionali non poteva definirla una sconfitta, ma ha addirittura alzato la voce e detto cose importanti. Mina direbbe: “parole, parole, parole”, per il momento ci sono quelle e una mozione di sfiducia per Scajola non firmata.

Bè meno male che in Italia "c'è fin troppa libertà di stampa”. Ce n'è talmente tanta che la Freedom House, il maggior istituto di ricerca per la compilazione dei rapporti sul livello delle libertà democratiche nel mondo e Reportes sans frontieres, organizzazione internazionale per la difesa della libertà di stampa, ci piazzano, unici dei paesi occidentali, tra i paesi semi-liberi sottolineando come “I giornalisti in Italia affrontano quotidianamente la peggiore condizione lavorativa di tutta l’Unione Europea". E c'è talmente tanta libertà che infatti questa notizia, che avrebbe perlomeno suscitato un acceso dibattito in qualsiasi paese dell'universo, è stata prontamente censurata da tutti i telegiornali e dalla maggior parte dei giornali.

Ho detto in qualsiasi paese ma non nella simpatica "repubblica delle banane".

Fabrizio Fusco

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