Raffaello Sanzio, "La scuola di Atene". Tema: la facoltà dell'anima di conoscere il vero.

giovedì 22 luglio 2010

GENOVA BRUCIA ANCORA



Esattamente 9 anni fa di questi tempi durante il G8 di Genova assistevamo a quella che a detta di Amnesty International, è ritenuta « La più grave sospensione dei diritti democratici in un Paese occidentale dopo la seconda guerra mondiale. » Una prima prova di regime autoritario, uno stato di polizia che scavalca l'inutile barriera dei controlli costituzionali e dei diritti umani in nome dell'emergenza e della sicurezza dei propri cittadini oltre che una vera e propria dimostrazione di come il dissenso non sia ben visto da chi detenga il potere. Manca poco all'attentato delle Twin Towers e alla conseguente crociata contro il terrorismo, occorrerà invece aspettare più tempo per assistere al terremoto dell'Aquila e scoprire l'Italia della Protezione Civile di Guido Bertolaso, ma queste vicende pur così apparentemente lontane e diverse sono legate dal filo comune della dittatura autorizzata dalla paura. Negli occhi e nelle parole dei fermati dalla polizia menati e torturati oltre che fisicamente anche psicologicamente nella caserma del terrore di Bolzaneto si percepisce una paura, un' angoscia, ma soprattutto un senso di ingiustizia che noi pensiamo di poter riscontrare solo nei datati documentari in bianco e nero sui campi di concentramento nazisti o su qualche filmato più recente riguardo qualche dittatura sudamericana, ma che mai penseremmo di poter incrociare nel nostro ricco e industrializzato paese occidentale dei giorni nostri. In quei giorni i politici, i responsabili della polizia e i mezzi di informazione in coro furono ovviamente pronti ad affermare che le forze dell'ordine agirono legittimamente, che la scuola Diaz fu invasa giustamente per la paura (per l'appunto) che si annidiassero frange violente e la gente confusa fu ben predisposta a bersi l'unica verità del dio TV. Con le testimonianze più significative dei "deportati dallo Stato" in quei giorni del 2001 presenti nei filmati seguenti spero di far nascere o alimentare la curiosità di capire che cosa sia realmente successo.





Genova luglio 2001; sono i giorni del G8. Un ragazzo vestito di nero con una maglietta del medesimo colore che gli copre interamente il volto avanza sicuro. Di fronte a lui c'è un intero esercito di poliziotti ma lui completamente disarmato continua a procedere lentamente, sembra voglia sfidarli da solo. I poliziotti arretrano sembrano quasi intimoriti. Il ragazzo pare un membro del black block, il blocco nero anarchico che da giorni terrorizza l'intera città di Genova, sono i manifestanti più temuti dalle forze dell'ordine perchè violenti e organizzati nonchè i più ricercati. Sospettando un intrusione di black block all'interno della scuola Diaz dove si erano accampati manifestanti autorizzati di tutto il mondo la polizia non esiterà a spaccare letteralmente la testa di donne e uomini alla ricerca disperata di questi pericolosi anarchici, ma ora che si trovano di fronte uno di loro pronto a sfidarli indietreggiano timorosamente. Questo filmato forse ci spiega il perchè...



Fabrizio Fusco